Conferenza sulle Dipendenze da gioco

Prima conferenza cittadina sulle dipendenze da gioco. Il dott. Matera ha illustrato le tecniche psicoterapiche di cura. Nel corso della conferenza è stata presentata anche una testimonianza di un ex giocatore che seguendo un percorso di psicoterapia è riuscito a smettere di giocare.

Congresso sui B.E.S.

Congresso sui B.E.S.

workshop 1All’interno del congresso sui Bisogni Educativi speciali, nel workshop sui Disturbi dell’apprendimento abbiamo fatto una riflessione sulle nuove ricerche, più specificatamente quelle attinenti alla warm cognition (P.Lucangeli 2015).

Partendo dall’assunzione che non c’è atto della vita mentale che non sia contemporaneamente comprensione ed emozione, l’esperienza di apprendimento viene influenzata dai processi di trasmissione neuroendocrina che attivano l’intero network circuitale del sistema nervoso centrale e periferico. L’andamento umorale quindi costruisce la nostra personalissima interpretazione delle informazioni ed interviene nella formazione delle conoscenze.

Se un bambino dinanzi ad un problema difficile sperimenta paura, sedimenterà nella memoria un senso di inadeguatezza, questo non nella memoria semantica ma in quella biografica ovvero la “memoria di me”. Workshop 2A questo punto ogni volta che riprenderà dalla memoria ciò che ha imparato riprenderà anche l’emozione che ha transitato in quel circuito e quindi riproverà paura. L’autostima, l’intelligenza emotiva, la comunicazione affettiva, l’apprendimento cooperativo, la leva della serenità, il flow motivazionale, l’alleanza, l’ottimismo prospettico, diventano così preziosissimi strumenti dell’insegnante affinché “la qualità della relazione e dell’ambiente determini la qualità delle emozioni… e la qualità delle emozioni determini la qualità dell’apprendimento”.

Alla luce di questo, la relazione didattica può esser vista come un processo di co-costruzione delle conoscenze sia a livello cognitivo che emotivo.

Nel workshop sono state presentate infine alcune tecniche di compensazione dei dsa.

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Platea

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Seminari sulla comunicazione strategica con gli adolescenti

Seminari sulla comunicazione strategica con gli adolescenti

   Locandina incontro Febbraio 3La comunicazione strategica è l’arte, sviluppata prima da P. Watzlawick e poi da G. Nardone, dell’uso del linguaggio verbale, paraverbale e non verbale come strumento per rendere la nostra comunicazione capace non solo di far “capire razionalmente” ma soprattutto di far “sentire suggestivamente”.
Tuttavia il linguaggio potrebbe essere solo un aspetto di una dinamica ben più complessa che investe i comunicanti nel processo di co-costruzione della realtà attraverso la condivisione e negoziazione delle proprie rappresentazioni. Ed è così che nel rapporto dialogico intervengono fra le persone le proprie emozioni, conoscenze, intenzioni, pensieri, attraversati dal proprio ruolo ed influenzati dal contesto. Locandina incontro Febbraio
Secondo la psicologia costruttivista (A. Kelly), narrativa (J. Bruner) ed ancor più in quella discorsiva (R.Harré – Jillett), questo complesso di elementi concorre al mantenimento e alla negoziazione interattiva della propria identità. Pensare tutto questo nel mondo degli adolescenti e nel proprio mondo adolescente apre scenari entusiasmanti …

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Formazione ai Soldati dello S.M.O.M.

Formazione ai Soldati dello S.M.O.M.

Primo soccorso psicologico: Formazione ai soldati del Sovrano Militare Ordine di Malta

Nella giornata si sono presentati ai soldati dell’Ordine di Malta i contenuti del libro: “Psychologycal first Aid”, manuale di pronto soccorso psicologico del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti d’America. Platea 2Il corpo Militare SMOM è un esercito di Soccorso Sanitario (senza armi) istituito dopo la prima guerra mondiale grazie al dono del Re della stella militare. Da allora lo Smom  in Italia interviene anche in calamità naturali, scenari di catastrofe, incidenti. La formazione di un adeguato approccio psicologico alle vittime risulta molto importante soprattutto se consideriamo che la maggior parte delle volte le vittime non riportano danni fisici, bensì psicologici. Platea 1Ci si trova ad operare con persone che sono in stato di shock per cui inizialmente occorre effettuare un operazione di stabilizzazione emotiva fino all’arrivo degli psicoterapeuti. L’obiettivo di questa formazione è stato quello di avere un decalogo su come comportarsi pur non essendo psicologi. I soldati possono essere preparati a comunicare senso di salvezza e professionalità, saper avere e dare informazioni, rassicurare e calmare per quanto possibile. Fa piacere che la cultura dell’assistenza psicologica pian piano si stia diffondendo al pari di quella sanitaria.

Giovanni Matera

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Conferenze: “Il bambino a scuola difficoltà e potenzialità”

Conferenze: “Il bambino a scuola difficoltà e potenzialità”

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Sale gremite nelle scuole “Ingannamorte” e “Padre Pio” di Gravina.  I genitori e gli insegnanti assieme a me, alla psicologa M. V. Picciallo e alla neuropsichiatra infantile, F. Giannelli hanno aperto uno spazio di riflessione sul benessere del bambino nella sua dimensione scolastica e famigliare. Grazie alla sensibilità dei dirigenti scolastici dott.ssa A. Amendola e dott. F. Laddaga,  abbiamo avuto la possibilità di trattare gli aspetti tecnici del processo di osservazione e valutazione delle difficoltà del bambino. Da come riconoscere un disagio a come intervenire, passando dal “come comprendere”. Quali sono quindi i segni per accorgerci che qualcosa non va? ingannamorteCome il bambino comunica il suo malessere? Come ci comportiamo? Nell’incontro ho  presentato il processo di osservazione e valutazione psicodiagnostica delle abilità scolastiche ma più in generale delle funzioni cognitive del bambino. Molto spesso se non si attua una valutazione accurata, le cause delle difficoltà vengono attribuite a motivazioni del tutto estranee alla problematica in essere, queste rischiano di fuorviare la comprensione del bambino scivolando su nostre attribuzioni di valore. ingannamorte2L’aiuto degli esperti e della testistica psicodiagnostica pertanto risulta lo strumento principe per ottenere indicazioni precise.  In altre parole potremmo vedere un bambino come “svogliato” quando in realtà non lo è affatto, ha solo difficoltà specifiche. Un bambino come “vivace e monello” quando realmente ha problemi d’attenzione, un bambino che “non vuole studiare la matematica” quando è discalculico e così via… A volte -per contro- possiamo scoprire che le difficoltà scolastiche non hanno nulla a che fare con le difficoltà di apprendimento,padre pio è questo il caso dei bambini che stanno comunicando un loro personalissimo disagio, qui allora sta a noi entrare “in punta di piedi” nel loro mondo, toglierci gli occhiali da adulti, ed ascoltarlo.

Giovanni Matera

 

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Conferenza sul Benessere Psicologico

Conferenza sul Benessere Psicologico

Locandina conferenza benessere psicologico copiaOttobre mese del benessere Psicologico. Nel suggestivo chiostro di S.Sebastiano a Gravina abbiamo trattato il tema: “Il benessere psicologico dalla famiglia all’individuo”. Qui di seguito un estratto del mio intervento:

Una chiave interpretativa che potrebbe far luce su come può essere inteso il benessere psicologico è la più o meno corrispondenza tra l’idea del nostro “sé reale” e il nostro “sé ideale”. Ovvero la distanza o vicinanza fra quello che ritengo di essere, e ciò che desidero essere.

murgiatimeLa riflessione su di sé passa giocoforza dalle autodefinizioni, dal mondo delle parole e dal repertorio narrativo che ho a disposizione per raccontarmi, questo universo simbolico di parole e concetti viene costruito collettivamente e socialmente condiviso (linguaggio e cultura d’appartenenza). Su queste ultime due dimensioni ci troviamo a doverci identificare nel mondo sociale passando giocoforza attraverso il numero e la qualità delle nostre relazioni/interazioni. Come diceva James: “… abbiamo tanti sé quante sono le persone e le relazioni significative per noi …  in un continuo processo di negoziazione del sé ”.

IMG-20141024-WA0054A questo punto il sé come l’identità, diviene l’insieme di tutte le autodefinizioni ed eteroattribuzioni condivise ed impersonate che passano attraverso i ruoli sociali. Ed è così che siamo uno nessuno o centomila asseconda della rappresentazione di me che metto in scena di volta in volta nei contesti sociali. Del resto la parola “persona” significa “maschera” (da per-sonaret, ut sonaret, risuonare, era il nome che i latini diedero alla maschera con la bocca larga dei Greci che adoperavano negli anfiteatri). La persona quindi come attore sociale nello scenario delle situazioni, sul palco di tutte le rappresentazioni possibili.

IMG-20141024-WA0046In questa prospettiva possiamo intendere il benessere psicologico come l’equilibrio tra me e l’altro nella qualità delle mie relazioni, il modo in cui gestisco le sfumature e la gamma delle diverse versioni di me, partendo dai miei copioni narrativi per finire nel mondo delle mie emozioni.

Giovanni Matera

Presentazione del Libro “Libertà violata” di Giusy Martinelli

Presentazione del Libro “Libertà violata” di Giusy Martinelli

Nella sala consiliare del comune di Bari, con il patrocinio della commissione cultura, presento il libro di Giuseppina Martinelli: “Libertà violata”. Un meraviglioso libro autobiografico che narra una vicenda giudiziaria di separazione.

Congresso Bari 0

Allontanata improvvisamente dal marito, l’autrice si ritrova senza casa, figli, lavoro, denaro. Dopo 9 anni di processo non si è giunti ancora ad una conclusione. Un escursus dei propri vissuti dove si intrecciano aspetti psicologici, sociali e giudiziari.

Libro giuseppina

Dal punto di vista psicologico ci troviamo dinanzi ad uno shock biografico che richiede la completa riorganizzazione della propria identità in funzione del nuovo scenario di vita. Le dimensioni esistenziali del proprio essere donna, moglie, mamma, vengono completamente stravolte. L’io ha l’esigenza di trovare e attivare nuove risorse psichiche, progettare il futuro rivisitando il passato alla luce di una storia d’amore pian piano diventata di violenza.

Congresso Bari 2

In questa vicenda, la giustizia la immette in un circuito folle, costituito da lungaggini, rinvii, udienze del tutto simili a quelle narrate nel 1925 da Franz Kafka nel “Processo”.

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Agile snello e veloce, il libro si legge tutto di un fiato. Consiglio vivamente la lettura.

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Giovanni Matera psicologo psicoterapeuta
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Conferenza 8 Marzo

Conferenza 8 Marzo

La Rosa Nera Il lato oscuro dell’ “Amore”

Nell’auditorium della scuola Bachelet di Gravina in Puglia si è tenuta una conferenza per approfondire il tema della violenza sulle donne. Il tema è stato trattato oltre che dal punto di vista psicologico e sociologico anche da quello artistico, poetico, musicale e teatrale.

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Il mio intervento ha analizzato i vissuti che una donna -vittima di violenza- sviluppa nella dinamica di coppia, e ciò che accade nella famiglia. Non di rado la donna è portata a colpevolizzarsi, elemento che retroagisce sul partner che si sente ancor più legittimato all’abuso. Possono accadere anche deviazioni nel rapporto di coppia allorquando -come descritto in letteratura- la vittima va incontro al fenomeno di solidarizzare con il proprio carnefice.

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La violenza sulla donna coinvolge tutti gli aspetti del suo essere, affettivi, emotivi, sessuali, esistenziali, relazionali e sociali. La violenza è pervasiva nella struttura di personalità di una donna,  compenetra nell’identità ed incide sul’autorappresentazione. Si ripercuote così inevitabilmente sul modo di autopercepirsi e definirsi come donna. Un dramma.

Conferenza donne 2

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Giovanni Matera psicologo psicoterapeuta
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Aspetti psicologici del soccorso per la Protezione Civile

Aspetti psicologici del soccorso per la Protezione Civile

Giovanni Matera Psicologo

In situazioni d’emergenza, la nostra emotività viene messa alla prova. Andiamo incontro ad una gamma di sensazioni ed emozioni improvvise che spesso influiscono negativamente nel soccorso. Dinanzi a situazioni difficili e pericolose l’io mette in campo delle difese psichiche naturali per fronteggiare emozioni vissute come troppo intense. Occorre pertanto la gestione delle stesse per raggiungere livelli accettabili di efficienza ed efficacia nel soccorso.

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Dopo la conclusione del soccorso, possono insorgere nella persona fenomeni di Arousal, disturbi del sonno, disordini emotivi, psicoastenia, somatizzazioni. A questo c’è rimedio se il soccorritore riesce ad effettuare una preparazione psicologica all’evento, Successivamente occorre dopo il servizio una rielaborazione  dell’esperienza (defusing) condotta da uno psicologo che potrà riorganizzare i vissuti senza che questi influiscano negativamente sulla propria persona. E’ necessario anche  un training cognitivo che ascriva gli eppisodi di soccorso nella giusta dimensione esistenziale. Per questi motivi lo psicologo è parte integrante dell’ équipè accanto ai medici, infermieri e soccorritori.

Protezione civile

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24 Puntate radiofoniche di Psicologia

24 Puntate radiofoniche di Psicologia

In radio 1

Tutti i Giovedì per 24 settimane su Radio Studio abbiamo trattato ogni volta un tema diverso come la gelosia, l’invidia, l’odio, l’amore, il sesso, il tradimento, l’amicizia… Una rassegna della letteratura psicologica su ogni tema che ha entusiasmato, coinvolto e appassionato i radio ascoltatori che intervenivano in diretta con domande, impressioni, contributi.

In radio 5

Contemporaneamente alla diretta, si commentava sul forum della radio, pervenivano messaggi dai social network e dalle mail. Abbiamo sperimentato quindi una piattaforma comunicativa multicanale. Regina della situazione la psicologia sposata con tanta buona musica…

In radio 2

Giovanni Matera psicologo psicoterapeuta
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Ruolo dello psicologo nelle relazioni d’aiuto

Ruolo dello psicologo nelle relazioni d’aiuto

Il ruolo dello psicologo nelle relazioni d’aiuto, quando si presta soccorso psicologico dopo un evento traumatico (ad esempio un terremoto, un naufragio, un alluvione), si configura come un intervento che esce dal canonico “setting da studio”, per immergersi nella realtà contingente. In questi casi lo psicologo non effettua un percorso psicoterapico, nell’emergenza può solo realizzare 2-3 colloqui atti a ricomporre lo stato emozionale e lo shok post traumatico dell’utente.

Ruolo dello psicologo Giovanni Matera

Debriafing e Defusing sono gli strumenti principali assieme a varie tecniche che via via devono essere calibrate e ponderate asseconda delle circostanze e delle peculiarità dell’ utente. Importante seguire i principi di “Pertinenza” (sul focus del problema), “Adeguatezza” (ovvero realizzabile) ed “Efficace” (che genera risultati positivi).

Giovanni Matera psicoterapeuta Altamura

Di questo si è parlato (tra le altre tematiche dei diversi giorni) al meeting formativo dei responsabili Cisom (Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta). E’ stato un contributo alla psicologia dell’emergenza italiana che via via diviene sempre più importante, ovviamente con la speranza di non doverla mai mettere in pratica…

Ruolo dello psicologo nelle relazioni d'aiuto Giovanni Matera

Giovanni Matera psicologo psicoterapeuta
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